È trascorso un anno dall’insediamento della Giunta di sinistra “Insieme si può ” e la situazione che si presenta agli occhi dei cittadini è tutt’altro che positiva. Tante promesse, tanti annunci, ma i fatti raccontano un’altra storia: aumenti, disservizi, scelte discutibili e una sensazione diffusa di distanza tra amministrazione e cittadinanza.
L’ultimo colpo, in ordine di tempo, lo si è visto con l’aumento della TARI del 6%, una decisione che ha colpito famiglie e imprese in un momento già difficile. Bastava attingere al disavanzo di bilancio per evitare l’aggravio, ma la maggioranza ha preferito far ricadere il peso direttamente sulle spalle dei cornatesi. Aumento del tutto ingiustificato se si tiene conto che è dovuto all’esorbitante spesa aggiuntiva di 65.000 euro annui per il servizio esterno di svuotamento cestini, che avrebbero potuto essere gestiti in altro modo o comunque essere prelevati dall’avanzo di amministrazione.
Altro tema caldo è il servizio cimiteriale. I costi per le tombe sono aumentati, la durata delle concessioni per ossari/cinerari diminuite e numerose famiglie lamentano disservizi, mancanza di cura e ritardi. Luoghi che dovrebbero essere sacri e rispettati appaiono trascurati, con un peggioramento evidente rispetto agli anni passati.
Deludente anche la vicenda della casetta dell’acqua a Cornate. L’attuale Giunta ha deciso di rimuoverla a settembre 2024 promettendo una nuova installazione. A oggi, però, non si è visto nulla. Nessuna spiegazione, nessuna comunicazione, solo silenzio.
Per le famiglie con figli in età scolastica non è andata meglio: anche le tariffe della mensa sono aumentate da gennaio del 9,85%, mentre continuano a piovere segnalazioni sulla qualità del servizio. Una scelta che colpisce direttamente le fasce più deboli, in un contesto dove l’attenzione dovrebbe andare proprio a loro.
Diminuita anche la sicurezza. L’amministrazione di sinistra ha deciso di non rinnovare, dopo 15 anni, la convenzione con l’Associazione Nazionale Carabinieri. La A.N.C. effettuava servizi di pattugliamento nelle ore serali e nei giorni festivi, ovvero quando la Polizia Locale non è in servizio. Finito nel dimenticatoio anche il “Controllo di vicinato” che sarebbe dovuto partire l’estate scorsa.
E mentre i costi aumentano, i servizi calano. Un anno dopo, Cornate è più cara, più trascurata e meno ascoltata. Noi continueremo a batterci per i cittadini, a dare voce al malcontento e a portare avanti idee concrete. Perché Cornate merita di più.
Leggi “La Voce di Cornate d’Adda – Giugno 2025”




