Il referendum dell’8 e 9 Giugno ha fatto registrare a Cornate d’Adda un’affluenza del 31,65%. Questo dato conferma una realtà che il centrosinistra e i promotori referendari dovranno prima o poi accettare: la partecipazione è stata bassa, e non certo per apatia, ma per scarso interesse verso quesiti ideologici, scollegati dalle reali priorità dei cittadini.
Chi ha deciso di non andare a votare ha esercitato legittimamente un diritto. E lo ha fatto anche per rispetto delle istituzioni parlamentari, che sono il luogo naturale dove discutere temi così delicati. Il Parlamento non si può bypassare ogni volta che si è in difficoltà nei numeri o nel consenso.
Ma se guardiamo ai dati di chi ha scelto di votare, emergono segnali molto forti. Sul quesito relativo alla concessione della cittadinanza , ben 1.031 cittadini di Cornate hanno votato NO. Quasi il 40% dei votanti si è espresso contro questa proposta, confermando che il tema divide e preoccupa. È un numero significativo, che dimostra come l’adesione alla retorica dello “ius soli mascherato” non sia affatto maggioritaria, nemmeno tra chi ha deciso di recarsi alle urne.
Nonostante la bassa affluenza, chi ha votato ha mandato un messaggio chiaro. Tra i cittadini che si sono recati alle urne, una parte consistente ha espresso dissenso verso una legge che avrebbe abbassato le barriere in modo frettoloso e ideologico. Non si tratta di una minoranza marginale, ma di centinaia di cornatesi che hanno rifiutato la propaganda e scelto di difendere un principio serio: la cittadinanza non si regala dopo 5 anni
Il referendum avrebbe dovuto rappresentare un grande momento di partecipazione democratica, ma si è trasformato in un boomerang per chi lo ha promosso. La bassa affluenza ha smentito le aspettative di PD, 5 Stelle e CGIL. Il tentativo di strumentalizzare la consultazione per scopi politici è fallito.
Il Centrodestra Unito Cornate d’Adda prende atto con soddisfazione di questi risultati, che dimostrano come nella nostra comunità ci sia ancora una larga parte di cittadini consapevoli, attenti, e contrari a scelte superficiali. Continueremo a rappresentare questa voce, che non si lascia trascinare dalla propaganda, ma chiede serietà, regole e rispetto delle istituzioni.

